TESI CONSEGNATA, GIORNATA FORTUNATA

Ciao a tutti.

vi scrivo esattamente alle 01.02 dell’11 ottobre 2013. E posso finalmente dire che IERI ho consegnato la tesi e che quindi da OGGI il mio stato di laureanda si fa quanto più consistente. Non manca che la discussione in poche parole!
Ma andiamo con ordine.

Vi ho lasciato molto tempo fa, con una riflessione alquanto dubbia sulla musica, perché in quel momento sembrava l’unica cosa che poteva parlare al posto mio. Ma non ero triste. A dir la verità non lo sono mai stata da luglio fino ad oggi. Ho avuto momenti no, soprattutto ogni volta che la relatrice mi ha creato problemi o correggeva ogni cosa, o mi ha chiesto di riscrivere capitoli, di riprendere paragrafi, o di precipitarmi a Verona il giorno seguente. Non ero arrabbiata quando in stazione ho dovuto aspettare 3, 4, 5 treni con minimo 30’ di ritardo fino ad arrivare a ben un’ora. Non ero abbattuta quando la fine sembrava quanto mai distante!

Sapete perché? Perché mi sono ripetuta (e l’ho fatto da luglio, che, guarda caso, è il mese durante il quale sono ritornata a Mainz) che “aiutati che il Ciel t’aiuta”. Ed è vero. Ho cercato sempre di mantenere il sorriso, una certa calma, riservatezza, pacatezza e buona volontà. E a qualcosa è servito, a quanto pare. IERI, ho consegnato la tesi, ho visto la mia relatrice mettere la firma sul frontespizio di una tesi sulla quale ho iniziato a lavorare a MARZO. IERI ho ritirato la copia in semilpelle con quei bei caratteri oro, la copia che ho continuato ad accarezzare per 2 ore, e dalla quale emanava ancora l’odore di colla, essendo finita giusto 2 ore prima.

LA MIA TESI. LA MIA TESI DI LAUREA.

Sì, sì, lo so. Laurea triennale, mini-laurea, devi fare la magistrale. LO SO. Ma non importa, è comunque un piccolo traguardo (ne ho tanti, nella mia lista). Un traguardo che sembrava lontanissimissimo, e invece è arrivato.

E rileggo il nome del mio blog. Forse sono partita essendo in crisi ma, invece che peggiorare, la cosa è migliorata. E me ne sono resa conto in questi giorni, e durante i viaggi in treno quando, sprovvista persino di un mp3 (mi si sono tutti rotti quelli che avevo T.T) ho pensato che ho affrontato egregiamente questo periodo. Ovvio, l’ansia c’è stata, i miei continuano a sostenere che comunque io ho affrontato la cosa in malo modo, ma IO SO che non è così.

Sono soddisfatta, contenta e orgogliosa.

Ora mi aspetta la discussione, ma dai, potrà mai essere peggio di 7 mesi di lavoro?

Scusate la mia assenza, quindi, ma adesso avete capito il perché. Mi dispiace di non avervi aggiornato sulla risistemazione delle note, sulla correzione (ennesima) dell’indice o sull’impaginazione, ma, insomma il risultato finale è che adesso sto adocchiando la mia tesi qui, vicino a me, nella stanza di un B&B a Verona e sono felice.

Dovrei iniziare a pensare a un titolo alternativo per il mio blog, forse evolverò da laureanda a disoccupata oppure semplicemente “La vita (monotona) di una laureata disoccupata”. Mio Dio che depressione!!

Nah, nah, oggi, anzi, ieri, solo cose belle.

Stay free, e anche happy, ci vuole, per la miseria, ogni tanto.

Kaylali